Sabato 7 dicembre presso il Centro Polifunzionale di Vidor si è tenuta l’inaugurazione della nuova rotatoria e  la presentazione dell’ Opera “Radici”, realizzata dall’Artista fabbro Valentino Moro.

Donata dal Comitato Mostra dei Vini di Colbertaldo e Vidor alla cittadinanza, la  scultura installata in via Marconi, nel suo incrocio con via Palladio, è in acciaio Cor-ten, materiale vivo, quasi organico, “una corteccia metallica” mutevole nelle sfumature di colori e nella texture superficiale, riprendendo l’intrinseca ed l’inarrestabile variazione propria della natura.

L’Opera “Radici” ha un’altezza di circa 5 metri e porta con sé un significato profondo e duplice per il paese. Da un lato rappresenta la storia di Vidor,  simboleggiata dalla torre del castello medievale, costruito  in una posizione strategica per controllare un porto fluviale sul vicino Piave, che fu successivamente distrutto nel 1510. Dall’altro rispecchia la tradizione della viticoltura, un’attività emblematica e sempre più prospera nel paese di Vidor.  La vite si contraddistingue per avere radici profonde, ancorate alla terra, qui rappresentata dai sassi del Piave come l’odierna viticoltura è legata all’antica tradizione.

Nella scultura si distinguono due piante vigorose: una che abbraccia la torre sottolineando lo stretto legame tra storia e tradizione viticola e un’altra che prevale su un albero spoglio. Il bene, simboleggiato dai tralci rigogliosi e fiorenti trionfa e domina sul male, rappresentato dalla pianta priva di vegetazione.

Un’opera importante e significativa che celebra l’unione tra storia e tradizioni vitivinicole di un paese in crescita come Vidor, vista anche la recente nomina delle colline a Patrimonio Mondiale dell’Umanità UNESCO.

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