E’ terra buona, questa, che deve la sua configurazione fisica all’antico ghiacciaio del Piave sceso in epoche primordiali dalle Dolomiti, mentre la terra assorbiva ricchezza di sostanze preziose, quelle stesse che ora dona generosamente alle viti del Prosecco.
Queste colline, con un’altitudine variabile dai 50 ai 500 metri sul livello del mare, emerse nell’epoca terziaria sono formate per lo più da marne, accompagnate da arenarie, e rocce tipiche dei fondali marini con una composizione fisico chimica fra le più adatte a trasmettere alle uve profumi e sapori caratteristici, accentuati dall’alta escursione termica che, favorendone una corretta maturazione, ha fatto del Prosecco lo spumante italiano più richiesto del mondo.
La pedemontana trevigiana, e in particolare le colline che da Valdobbiadene si estendono verso Conegliano, ostentano da secoli la propria nobiltà nella curata geometria delle vigne che ne impreziosiscono dolcemente i pendii.
Un grande vino si identifica con il suo territorio: il vitigno, la cultura enoica secolare, il clima e gli uomini.
Il Prosecco è ritenuto originario delle colline carsiche a nord di Trieste e molto probabilmente deriva da quel vitigno autoctono romano denominato Pucinum. È una pianta rustica e vigorosa, con grappoli piuttosto lunghi, spargoli e alati; gli acini maturi si presentano di un bel giallo dorato.
Dalle colline in cui nasce, diffonde il suo incantesimo su quanti lo ricercano per il suo profumo di fiori, miele e mela selvatica, si mescola con i mille profumi dei fiori che nel periodo di primavera inondano le colline.
In un calice di Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG, dal bel colore giallo paglierino, si possono apprezzare le migliori bollicine italiane in tutta la loro pienezza espressiva e sensoriale.
Al primo assaggio esso già ci affascina con la sua gentilezza, ha un’acidità vivace perfettamente bilanciata, che lo rende snello e passeggero, che ci solletica le papille, una morbidezza vellutata che ci accarezza, una sapidità che inonda la bocca, una alcolicità moderata perfetta nelle proporzioni ed equilibrata, che ci invita a bere.
Il Prosecco si è imposto quale portabandiera dell'identità veneta, divenendo uno dei vini che in assoluto simboleggiano meglio l’Italia nel mondo.
La rapida diffusione e la notorietà lo hanno reso sinonimo di mediazione sociale: dall’aperitivo quotidiano ai simposi ufficiali, dal brindisi privato ai riti ufficiali, le bollicine di Valdobbiadene hanno conquistato il mercato internazionale.
Ogni vino ha le proprie armonie e le proprie espressioni, enfatizzate dal metodo di produzione charmat, tecnica di spumantizzazione ideale per spumanti fruttati come il Prosecco, in grado di rispettare il carattere originale del frutto di partenza, esaltare i profumi primari e la sua semplicità aromatica.